Azioni sostenibili

Il reso gratuito ci seppellirà tutti

Ecco perché da noi te lo puoi scordare.

Il reso gratuito ci seppellirà tutti

Scegli bene, scegli prima.

Chi si rigira nel letto la notte per paura dell’apocalisse zombie o chi vive nel sacro terrore del meteorite girovago che ci fa fare la fine dei dinosauri può dormire sonni tranquilli.

Se andiamo avanti così non saranno queste le poetiche cause della nostra estinzione; eh no, l’homo sapiens (forse non così tanto sapiens) ha creato con le sue stesse diverse armi di distruzione, una di queste è sicuramente l’inquinamento climatico (ma guarda un po’).
Nella fattispecie, il reso gratuito sta contribuendo a far galoppare questo processo.

Ormai avete imparato a conoscerci (qui potete fare un ripassino della nostra filosofia) e sapete che per noi parlare di certe cose non è greenwashing, né un corollario della nostra visione aziendale.
Noi vogliamo trovare un nuovo equilibrio e Vestire Il Cambiamento non è uno slogan bello e catchy, è ciò che siamo.

Pensiamo che sia questo il modo giusto di fare impresa oggi e che non sia più accettabile continuare a mettere la testa sotto il tappeto!

Anche per questo motivo riteniamo il reso gratuito non sia solo insostenibile, ma anche e soprattutto dannoso e nocivo per l’ambiente e le persone.

Chiariamo alcuni punti.
Il reso di per sé non è il male assoluto.

Può accadere di entrare in un negozio, acquistare un capo, tornare a casa e rendersi conto che forse quel prodotto non sia proprio adatto a noi e al nostro stile, un colpo di fulmine si sa, non per forza diventa amore.
Torniamo quindi in negozio e restituiamo la merce, cambiandola o facendoci rimborsare; ci può stare.

In negoziante controllerà la merce e, una volta appurata la qualità, la rimetterà in vendita.
Questo accade normalmente e ciò prevede che l'esercente sia in primis fornito di merce per effettuare il cambio (magazzino) e in secondo luogo non abbia realizzato il capo appositamente per noi.

La merce resa potrà essere rimessa in vendita e nella migliore delle ipotesi rivenduta, svenduta o …?
Quello che abbiamo citato è un semplice caso di acquisto in un negozio fisico, facilmente raggiungibile e di cui, probabilmente, conosciamo i gestori.

Fin qui - quasi - tutto bene.

Le cose hanno iniziato a degenerare con l’esplosione degli acquisti online (pandemia e altri disastri hanno messo il turbo al trend), ma anche qui, con uno sforzo di positivismo letterario, il reso “facilitato” si basa su giusti principi.
Ovvero, può accadere che in percentuale sia più facile prendere un granchio acquistando un capo online piuttosto che in un negozio fisico: non si ha modo di provarlo, di rendersi conto se la taglia è giusta o se il colore mostrato è fedele all'originale.
Facilitare il reso online è in sé un gesto corretto nei confronti del consumatore. Se non fosse che ci siamo fatti prendere la mano.

Attenzione!

Il reso gratuito selvaggio ha portato alle estreme conseguenze quello che era nato come una tutela del consumatore: wardrobing, ossia nessun argine all’acquisto compulsivo (tanto lo posso rendere, e per di più gratis!), migliaia di corrieri che scorrazzano globalmente per restituire al mittente pacchetti e pacchettini colmi di vestiti “non voluti”, con conseguente inquinamento, traffico su gomma et al.

Ma c’è un lato ancora più perverso in tutto questo, celato o malcelato, sicuramente occultato nel emisfero digitale.

Acquistare una maglietta a basso costo, un prodotto fast fashion per esser chiari, e fare il reso vuol dire questo: l’azienda che la produce si deve accollare le spese di trasporto del reso e in teoria dovrebbe anche far esaminare il capo dal personale del controllo qualità per verificare che sia integro e che possa essere rimesso in vendita.
Purtroppo però il costo di questa operazione eccede e di molto il valore della maglietta acquistata a caso e resa senza pensieri.

Il risultato? All’azienda produttrice costa molto meno mandarla direttamente in discarica.

Eh sì, hai capito bene, il capo (nuovo) viene buttato, senza mezzi termini.

Ricapitolando: inquinamento ambientale, spreco di risorse ed energia, traffico su gomma e un bel contributo allo sfruttamento del lavoro.

Ecco perché dal nostro punto di vista La Methode necessariamente debba puntare a ridurre al minimo i resi, e perché le nostre politiche di reso sono diverse da quelle che puoi trovare su altri siti.

Ma ci sono giuste obiezioni, esaminiamone alcune.

“Mi piacciono i vostri capi, ma sono anche un investimento.
Compro una vostra hoodie e voglio che sia perfetta per me, che possa essere un capo da indossare ogni giorno per anni.
Come faccio quindi a fare un acquisto sereno?”

Sul nostro sito trovi una accurata guida alle taglie, inoltre se hai dei dubbi siamo sempre disponibili a darti indicazioni precise sulla vestibilità, per fare in modo che il tuo capo La Methode sia cucito addosso a te.
Ci trovi qui e anche su whatsapp (live chat sul nostro sito, in basso a destra).

“Perché trattenete una quota anche se vi rendo il capo senza difetti?”

Perché le spese di cui sopra (trasporto e controllo qualità) esistono e in più in questo modo vogliamo scoraggiare politiche come ordino-provo-restituisco (tanto è gratis!) sulle quali ci troviamo in totale disaccordo..
Certamente potrai sostituire un capo della taglia sbagliata con uno della misura corretta, senza costi aggiuntivi, saranno a tuo carico solo le spese di spedizione del nuovo prodotto inviato.
Al tempo stesso offriamo anche la possibilità di cambiare articolo con uno di diversa tipologia applicando le medesime regole del cambio taglia.

Tratteniamo la quota solo per il reso "nudo e crudo", ovvero la restituzione del capo senza richiesta di cambio taglia (quanto trattenuto copre il costo della spedizione di reso).

“Come posso fare per avere la certezza che il capo La Methode che intendo acquistare faccia al caso mio?” 

Vienici a trovare! Noi siamo local e partiamo da qui, dal territorio.
Ti potremo così mostrare il processo produttivo, le differenze tra le fibre e potrai toccare con mano i nostri straordinari tessuti (occhio, però! decliniamo ogni responsabilità in caso tu decida di rifarti completamente il guardaroba con i nostri capi) e scegliere quello perfetto per te.

Stiamo anche organizzando eventi in partnership con altre realtà italiane per cui, anche se non vivi vicino a noi, può darsi che verremo noi da te. Per questo tieni d’occhio i nostri social!

In conclusione, se vuoi approfondire, abbiamo un paio di risorse per te:

  • a quanto pare anche il mondo della fast fashion si sta pian piano svegliando sul tema “reso selvaggio”. Qui l’articolo di ELLE.
  • questo breve podcast ti dà una panoramica perfetta e sintetica con anche qualche dato (agghiacciante).
  • Un bel post di Will.it con qualche dato di mercato.

Sappiamo che il tema reso agita gli animi, per questo ti aspettiamo nei commenti al post che faremo su Instagram!

La via verso un modo di vivere e di produrre diverso passa decisamente attraverso le nostre scelte.
Per s/fortuna!

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La Methode, un progetto di Produce Sinapsi.
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